La collezione creata da Fred Wilson si ispira a “Otello” la nota tragedia veneziana di Shakespeare e gli specchi sono stati realizzati secondo il tradizionale stile Rococò del diciottesimo secolo seguendo le indicazioni dell’artista.





Per creare il riflesso nero di questi specchi la parte posteriore è stata colorata di nero anziché di argento e l’uso di più strati ha amplificato la profondità del colore.




Nel suo lavoro Wilson tratta deliberatamente in modo esteticamente attraente argomenti complessi spesso implicanti la percezione di razza e di comunità emarginate.

Dichiara infatti sullo specchio Iago: "mi piace il fatto che sia bello ma non confortante." La superficie scura e specchiata altera i riflessi degli spettatori su loro stessi, riecheggiando metaforicamente l'oscura anima di Iago e i temi dell’Otello quali la manipolazione, i pregiudizi distorti e il razzismo.




Lo specchio Iago è a tutti gli effetti il ritratto dell’omonimo e iconico cattivo.

E come dice Iago nell’ opera di Shakespeare “Io non sono quello che sono“.